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giovedì 14 febbraio 2013

SAN BLAS - PANAMA'


Provate a immaginare un arcipelago tropicale formato da tante isole quanti sono i giorni
dell’anno...

Con le loro spiagge bianche e le palme mosse dal vento, queste isole caraibiche sono un vero e proprio paradiso!


Chichimè


La Comarca de Kuna Yala è abitata dai kuna, un gruppo indigeno autonomo che amministra l’Archipiélago de San Blás con ingerenze minime da parte del governo nazionale. 

I kuna sono stati il primo gruppo indigeno dell’America Latina a ottenere una tale
indipendenza e oggi costituiscono uno straordinario esempio di autonomia locale.




Pur essendo un popolo molto tradizionalista, i kuna sono venuti in contatto con gli europei
sin dallo sbarco di Cristoforo Colombo, avvenuto nel 1502. L’identità comunitaria è di vitale
importanza per i kuna, che fanno di tutto per preservare il loro stile di vita tradizionale.


La Comarca de Kuna Yala, una stretta striscia di costa caraibica lunga 226 km, comprende
l’Archipiélago de San Blás, che si estende dal Golfo de San Blás fin quasi al confine con la Colombia.




La maggior parte delle isole è di una bellezza straordinaria, eppure i kuna ne abitano solo
alcune. Queste isole ‘urbanizzate’, parte integrante del forte senso di appartenenza comunitaria dei kuna, comprendono minuscoli isolotti traboccanti di capanne di bambù, persone e animali.


I kuna navigano da un isola all'altra sulle loro tradizionali canoe ricavate dai tronchi di cocco


Quanto al turismo, la politica dei kuna vieta agli stranieri (persino ai panamensi) di possedere
attività commerciali sulle isole, e in molti casi i visitatori devono pagare una tassa per sbarcarvi.


I kuna navigano per pescare, ma anche per raggiungere le 2 - 3 isole più importanti, dove si riuniscono i capivillaggio tutte le sere e si scambiano le merci 



San Blás non è più la località isolata che era un tempo. Nel 2009 è stata portata a termine
una strada che la collega a Cartí, il che ha reso la regione molto più accessibile di quanto non
fosse in passato. I viaggiatori hanno però ancora la possibilità di scegliere tra un’animata vita
comunitaria e il più completo isolamento.




Sono un popolo un pò schivo, che vive in capanne di paglia, mangia ciò che pesca, ma ha un rapporto meraviglioso con la natura che li circonda

La presenza del turismo è legata sopratutto a quello nautico, e a pochissimi posti letto che vengono offerti in capanne di paglia nei villaggi più grandi.


Purtroppo il turismo nautico è composto anche di molti sprovveduti avventurieri che molto spesso finiscono per incagliarsi su i numerosi reef delle isole..


E' un ritorno alla natura semplice e primordiale l'esperienza che si prova in queste isole, dove mancano totalmente i divertimenti o i luoghi di aggregazione.


In compenso, le emozioni saranno incredibili!!!



I kuna

Storia

Sebbene i kuna vivano da almeno due secoli nella parte orientale del Panamá, le loro origini sono molto incerte. Le somiglianze linguistiche con popolazioni che un tempo abitavano centinaia di chilometri più a ovest
suggerirebbero che a un certo punto i kuna fossero migrati verso est. Secondo la tradizione orale, tuttavia, questa popolazione sarebbe giunta a San Blás dalla Colombia dopo il XVI secolo, in seguito a una serie di scontri devastanti con altre tribù indigene, armate di cerbottane e dardi avvelenati.
Quali che fossero le loro origini, gli studiosi concordano sul fatto che i kuna non siano sempre vissuti sulle isole. Secondo gli storici della fine del XVIII secolo, all’epoca gli unici isolani erano pirati, spagnoli e qualche
raro esploratore. Solo in seguito i kuna si diffusero in tutto l’arcipelago, grazie all’abbondanza di pesce fresco, aragoste, scampi, granchi e polpi. Oltre che di pesce, la dieta di tale popolazione era composta da prodotti della terra come riso, igname, yucca, banane e ananas, coltivati sulla vicina terraferma.
Oggi i kuna sono circa 70.000, dei quali 32.000 vivono sulle isole dell’arcipelago, 8000 in villaggi tribali lungo la costa e 30.000 fuori dalla provincia. I kuna amano molto la vita in comunità, tanto da occupare solo 49 delle quasi 400 isole dell’arcipelago; le altre sono abitate prevalentemente da palme da cocco, tartarughe di mare e iguane.



tipica cucina Kuna








Stile di vita

Non stupisce che alla base dell’organizzazione politica dei kuna ci sia la casa di Ibeorkun, o capanna del consiglio. Qui gli uomini si riuniscono ogni sera per discutere animatamente sull’attualità locale, prendere decisioni sui problemi importanti e ascoltare il consiglio dei capi. In genere ci sono almeno tre capi per
ogni isola e la loro autorità è ufficialmente riconosciuta dal governo del Panamá. Ogni anno si svolgono due assemblee generali, alle quali partecipano i rappresentanti di tutte le isole della Comarca per discutere i principali problemi della comunità kuna. Anticamente la società kuna era matrilocale: quando un uomo si sposava andava a vivere nella casa dei suoceri e doveva obbedire al padre della moglie. Oggi questa tradizione sta cambiando e le giovani coppie di sposi vanno a vivere per conto proprio. Fino alla generazione passata, il nucleo familiare era composto in media da sette-dodici persone, mentre oggi le famiglie sono spesso formate da cinque persone al massimo.



Il costume caratteristico dei kuna si riconosce immediatamente in qualsiasi parte del Panamá. Gran parte delle donne continua a vestirsi come le proprie antenate, a dipingersi una linea nera dalla fronte alla punta del naso e a portare un anello d’oro al naso. Al posto della gonna indossano pannelli di tessuto colorato e camicette a maniche corte coperte di molas dai colori brillanti. Sulle gambe,dalla caviglia al ginocchio, avvolgono lunghi fili di perline che formano colorati disegni geometrici. Un foulard fantasia e collane, anelli e braccialetti a profusione completano la tenuta. 
Gli uomini hanno invece adottato uno stile di abbigliamento all’occidentale



 Le donne vestono sempre vestiti tradizionali, ma è molto difficile fotografarle in pose naturali, perchè hanno deciso di farsi pagare per essere fotografate, quindi oltre che essere oneroso (1$ a foto) fotografarle perde spesso di fascino..




Cultura

La religione tradizionale dei kuna si basa su tre concetti principali: Dio, la natura e il cosmo.
Secondo la religione kuna, il mondo è stato creato da Dio, Paba Tummat, e dalla Grande Madre, Nan Tummat, che da sempre conoscono ogni azione dell’uomo. Nonostante gli sciamani siano in grado di predire in qualche modo il futuro, i kuna sono convinti che ogni aspetto della vita sia deciso a priori da Dio
e dalla Grande Madre, e fanno il possibile perché le loro azioni quotidiane rispettino la volontà di Paba e di Nan Tummat, anche se non sanno che cosa riserverà loro il futuro.
I kuna si sentono fortemente legati alla natura; non a caso le loro ricche tradizioni orali sono piene di canzoni, inni e preghiere che parlano della bellezza e della potenza del vento, della terra e del mare. 






Per questo popolo l’uomo e la natura fanno parte della stessa entità, per cui è giusto che la vita segua
le regole della natura dalla nascita alla morte. In sintesi, i kuna amano e venerano profondamente la natura e la ritengono l’unica vera fonte di felicità. Secondo la cosmologia kuna, solo chiconosce il proprio destino lo può cambiare; per questo, i miti e le leggende di tale popolo hanno un significato allo stesso tempo simbolico e letterale. Per esempio, la storia di Ibeorkun, che scese sulla terra per insegnare ai kuna come scegliere i propri capi, è spesso associata alla maggior parte delle regole morali e comportamentali dei kuna.





I kuna via aspettano a Kuna Yala! Contattatemi per avere maggiori informazioni e per organizzare una vacanza in barca a vela nell'arcipelago delle san Blas!

Image copyright of Polaris Video Service

fonti: Lonely Planet volume "Panama"

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